Corso di diritto: 5 diritto laboratori pratici
LABORATORI PRATICI E AGGIORNAMENTI
🎯 Obiettivi specifici
- Sviluppare capacità operative nel redigere atti, pareri e consulenze professionali, con particolare attenzione agli aspetti pratici del diritto.
- Aggiornarsi in modo sistematico sulle novità legislative, giurisprudenziali e prassi amministrative più rilevanti per l’attività quotidiana.
- Rafforzare la capacità di analisi interdisciplinare, integrando elementi di diritto, fiscalità, organizzazione aziendale e nuove tecnologie.
📚 Contenuti
- Tecniche di redazione giuridica
- Principi di chiarezza, sintesi ed efficacia espositiva.
- Modelli di pareri pro veritate, memorie difensive, contratti commerciali e lettere di incarico.
- Criteri di adattamento degli atti alle specificità del cliente o del contesto (es. aziende, enti pubblici, privati).
- Simulazioni integrate
- Studio di casi aziendali complessi: fusioni e acquisizioni, procedure concorsuali semplificate, fiscalità internazionale.
- Approccio multidisciplinare con analisi di profili giuridici, economico-contabili e strategici.
- Focus aggiornamenti normativi
- Approfondimento delle Leggi di Bilancio e delle disposizioni fiscali di maggior impatto.
- Studio delle riforme in corso: riforma della giustizia tributaria, revisione dell’IRPEF, semplificazione normativa.
- Giurisprudenza rilevante
- Analisi delle più recenti sentenze della Corte Costituzionale su temi fiscali e societari.
- Giurisprudenza di legittimità (Cassazione) e orientamenti europei (Corte di Giustizia UE).
- Software e strumenti digitali
- Utilizzo professionale delle banche dati giuridiche e fiscali (es. DeJure, Il Fisco, Sistema Ratio).
- Strumenti collaborativi per la redazione, la gestione documentale e l’analisi normativa.
🛠️ Attività pratiche
- Redazione di pareri professionali
- Simulazione di risposte a quesiti tributari e societari.
- Revisione e confronto degli elaborati con modelli di eccellenza.
- Consulenza integrata su una PMI
- Analisi del caso aziendale (statuto, bilanci, contratti in essere).
- Predisposizione di una relazione di consulenza tecnica e strategica.
- Verifica finale
- Prova pratica di redazione di un atto o parere.
- Colloquio individuale di discussione e valutazione delle competenze acquisite.
Ecco un modello di prova pratica per la verifica finale del percorso sui laboratori giuridico-professionali. Dopo il caso, ti preparo la risoluzione in un messaggio successivo.
📄 PROVA PRATICA – MODELLO
Contesto Professionale
Sei incaricato, in qualità di consulente legale e fiscale, di predisporre un parere tecnico e un atto contrattuale a favore della società TechnoGreen S.r.l., PMI operante nel settore innovazione ambientale.
La società intende:
- Concludere un contratto di collaborazione professionale con un ingegnere esterno.
- Verificare le implicazioni fiscali e previdenziali del rapporto.
- Valutare i rischi legati all’eventuale qualificazione come lavoro subordinato.
Documentazione allegata
- Statuto della società (estratto).
- Bozza di contratto predisposta dalla società.
- Scheda informativa dell’ingegnere collaboratore:
- Partita IVA regolarmente attiva.
- Altri clienti prevalenti.
- Compenso previsto: €3.500/mese.
- Nessun vincolo di orario, ma obbligo di rapporto periodico.
Richieste
Parte A – Parere Professionale (max 2 pagine) Redigi un parere sintetico che contenga:
- Analisi della qualificazione giuridica del rapporto.
- Inquadramento fiscale e previdenziale.
- Suggerimenti per minimizzare rischi di riqualificazione del contratto.
Parte B – Contratto di Collaborazione Predisponi un contratto di collaborazione professionale che includa almeno:
- Oggetto dell’incarico.
- Modalità di svolgimento.
- Durata e compenso.
- Clausola di autonomia e assenza di subordinazione.
- Clausole di riservatezza e recesso.
Parte C – Questionario di Autovalutazione (max 10 righe) Rispondi brevemente ai seguenti quesiti:
- Quali sono i principali criteri distintivi tra collaborazione autonoma e subordinazione?
- Quali adempimenti fiscali spettano al collaboratore con partita IVA?
- Qual è il trattamento previdenziale applicabile?
Certamente!
Ecco la Risoluzione dettagliata della prova pratica.
✅ RISOLUZIONE PROVA PRATICA
✍️ PARTE A – PARERE PROFESSIONALE
Oggetto: Qualificazione del rapporto di collaborazione con l’ingegnere esterno – Profili fiscali e previdenziali – Rischi di riqualificazione
1️⃣ Qualificazione giuridica del rapporto
Dalla documentazione esaminata emergono i seguenti elementi:
- Il collaboratore è titolare di partita IVA attiva.
- Svolge incarichi anche per altri clienti (assenza di monocommittenza).
- Non sussistono vincoli di orario o presenza fisica presso la sede.
- È previsto un obbligo di report periodico sulle attività.
Alla luce di tali caratteristiche: ✅ Il rapporto appare configurabile come prestazione d’opera professionale autonoma (art. 2222 c.c.), nonché come collaborazione continuativa ma priva di etero-direzione.
⚠️ Tuttavia, sussiste un rischio di riqualificazione in lavoro subordinato (art. 2094 c.c.) se:
- l’attività venisse svolta con inserimento stabile nell’organizzazione aziendale;
- si configurassero direttive analitiche e vincoli di orario;
- il collaboratore fosse di fatto economicamente dipendente in via esclusiva.
2️⃣ Inquadramento fiscale e previdenziale
Fiscale:
- Il compenso è soggetto a fatturazione con IVA ordinaria (22%) salvo eventuale regime forfettario.
- Obbligo di ritenuta d’acconto non sussiste per le prestazioni fatturate con IVA.
Previdenziale:
- Contribuzione alla Gestione Separata INPS (art. 2, c. 26, L. 335/1995), con aliquota ordinaria (circa 26-27%).
- Obbligo di versamento dei contributi INPS in percentuale sul compenso, con ripartizione 2/3 a carico committente, 1/3 a carico collaboratore.
3️⃣ Suggerimenti operativi
✅ Si consiglia di:
- Inserire clausole chiare di autonomia organizzativa.
- Specificare che l’attività non comporta vincoli di orario o luogo.
- Evidenziare la possibilità di incarichi per altri clienti.
- Limitare la continuità temporale e definire un termine di incarico.
- Redigere report di attività che non configurino direttive puntuali.
In tal modo si riduce sensibilmente il rischio di accertamenti INL o INPS volti alla riqualificazione.
📝 PARTE B – CONTRATTO DI COLLABORAZIONE
CONTRATTO DI COLLABORAZIONE PROFESSIONALE
Tra:
TechnoGreen S.r.l.
con sede in Via Verdi 12, Roma
C.F./P.IVA 01234567890
in persona del legale rappresentante pro tempore,
(di seguito “la Società”)
E
Ing. Marco Rossi
C.F. RSSMRC80A01H501Z
P.IVA 09876543210
(di seguito “il Collaboratore”)
Art. 1 – Oggetto dell’incarico
La Società conferisce al Collaboratore incarico professionale di consulenza tecnica in materia di sviluppo prodotti e innovazione ambientale.
Art. 2 – Modalità di svolgimento
Il Collaboratore svolgerà le attività con piena autonomia organizzativa e gestionale, senza vincoli di orario o di presenza fisica presso la sede, salvo eventuali riunioni concordate.
Art. 3 – Durata
Il presente contratto ha durata di 12 mesi decorrenti dal 1° settembre 2025 al 31 agosto 2026, salvo proroga scritta tra le Parti.
Art. 4 – Compenso
La Società corrisponderà al Collaboratore un compenso lordo di €3.500,00 mensili oltre IVA di legge e contributi previdenziali alla Gestione Separata INPS, secondo normativa vigente.
Art. 5 – Clausola di autonomia
Le Parti convengono che l’attività sarà svolta in piena autonomia senza vincoli di subordinazione. Il Collaboratore potrà prestare attività per altri committenti.
Art. 6 – Riservatezza
Il Collaboratore si impegna a mantenere la massima riservatezza su dati, informazioni e documenti conosciuti nell’esecuzione dell’incarico.
Art. 7 – Recesso
Ciascuna Parte potrà recedere con preavviso scritto di 30 giorni, senza obbligo di motivazione.
Letto, confermato e sottoscritto.
Roma, __________________
Per TechnoGreen S.r.l. ____________________
Il Collaboratore ___________________________
🧠 PARTE C – QUESTIONARIO DI AUTOVALUTAZIONE
1️⃣ Quali sono i principali criteri distintivi tra collaborazione autonoma e subordinazione?
- L’autonomia organizzativa e gestionale
- L’assenza di vincolo di orario e presenza
- L’assenza di inserimento stabile nella struttura aziendale
- La mancanza di etero-direzione
2️⃣ Quali adempimenti fiscali spettano al collaboratore con partita IVA?
- Emissione fattura con IVA o regime forfettario
- Dichiarazione annuale dei redditi
- Versamento contributi alla Gestione Separata
3️⃣ Qual è il trattamento previdenziale applicabile?
- Contributi INPS Gestione Separata (art. 2, c. 26 L. 335/1995), con ripartizione committente/collaboratore
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