Corso sulla psicologia degli investitori: Introduzione alla Psicologia Finanziaria
🧠 Introduzione alla Psicologia Finanziaria
📘 Cos’è la Psicologia Finanziaria?
La psicologia finanziaria è una disciplina che studia come le emozioni, le percezioni e i processi cognitivi influenzano le decisioni economiche e di investimento degli individui. Non si limita a considerare i numeri e i dati oggettivi, ma esplora il comportamento umano e le sue irrazionalità, sfidando il modello tradizionale di razionalità economica.
🕰️ Breve storia degli studi sui comportamenti degli investitori
La psicologia finanziaria ha radici negli anni ’70 e ’80 con pionieri come Daniel Kahneman e Amos Tversky, che hanno introdotto la Teoria dei Prospetti, dimostrando che le persone tendono a valutare guadagni e perdite in modo asimmetrico. Negli anni successivi, sono emersi concetti fondamentali come l’avversione alla perdita, l’eccesso di fiducia e l’effetto gregge, tutti elementi che influenzano il mercato finanziario reale.
⚖️ Razionalità economica vs Psicologia comportamentale
Il modello classico dell’economia presuppone che gli individui siano perfettamente razionali, massimizzino il proprio interesse e prendano decisioni ottimali. La psicologia comportamentale invece rivela che spesso le scelte finanziarie sono guidate da bias cognitivi, emozioni e euristiche, che possono portare a decisioni subottimali o irrazionali.
- Razionalità economica: decisioni logiche, basate su dati e analisi.
- Bias cognitivi: errori sistematici come overconfidence, ancoraggio, disponibilità.
- Influenza sociale: effetto gregge, pressione dei pari, moda degli investimenti.
💡 Implicazioni pratiche
Comprendere la psicologia finanziaria aiuta investitori, consulenti e operatori di mercato a riconoscere i propri limiti cognitivi, a gestire l’emotività nelle scelte e a sviluppare strategie più consapevoli e resilienti di fronte alla volatilità.
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