Corso di storia dell'economia: Holmström 1949

Bengt Robert Holmström  1949

Bengt Robert Holmström (1949–) contrattualista ed incentivatore

Bengt Robert Holmström nasce a Helsinki il 18 aprile 1949. Dopo il Bachelor of Science in Matematica presso l’Università di Helsinki, completa il Master of Science in Operations Research e il PhD in Economia presso la Stanford University. La sua carriera accademica si consolida al Massachusetts Institute of Technology (MIT), dove è professore di economia dal 1994.

Oltre al percorso accademico, Holmström è stato attivo nel settore industriale e istituzionale: membro del consiglio di amministrazione della Nokia (1999–2012), membro del consiglio della Università Aalto e membro straniero dell’Accademia reale svedese delle scienze dal 2001. Nel 2016 riceve il Premio Nobel per l’Economia, condiviso con Oliver Hart, riconoscendo i contributi fondamentali nel campo dell’economia dei contratti e della teoria dell’incentivo.


La teoria principale-agente

Holmström è noto per il suo lavoro pionieristico sul modello principale-agente, incentrato sulle problematiche derivanti da informazione asimmetrica tra due parti: il principale (chi delega) e l’agente (chi esegue). Questo modello si applica a molte situazioni economiche, dalle relazioni lavorative ai contratti di assicurazione e alla corporate governance.

Il contratto di agenzia è definito come un accordo in cui il principale delega potere all’agente affinché svolga una mansione per suo conto. Tuttavia, la delega genera rischi legati al comportamento opportunistico dell’agente, difficilmente eliminabili.

1. Selezione avversa (opportunismo ex ante)

La selezione avversa si manifesta quando le modifiche contrattuali influenzano la qualità della controparte in modo sfavorevole per il principale. L’esempio classico proviene dal settore assicurativo:

  • Se l’assicuratore aumenta i premi, i clienti a basso rischio rinunciano alla polizza.
  • Rimangono principalmente i clienti ad alto rischio, aumentando i costi medi per l’assicurazione.

Un’applicazione significativa si trova nel mercato delle auto usate, dove l’asimmetria informativa tra venditore e acquirente porta al cosiddetto effetto “mercato dei bidoni”: le auto di buona qualità vengono progressivamente ritirate dal mercato, mentre quelle di scarsa qualità dominano le vendite. Questo fenomeno evidenzia l’impatto della selezione avversa nella determinazione dei prezzi e della composizione del mercato.

2. Azzardo morale (opportunismo ex post)

L’azzardo morale riguarda il comportamento opportunistico dell’agente dopo la firma del contratto, quando l’informazione è asimmetrica e gli obblighi contrattuali sono difficili da verificare. L’agente può sfruttare conoscenze aggiuntive per massimizzare la propria utilità a discapito del principale.

Per limitare l’azzardo morale, il principale deve sostenere costi di agenzia, tra cui:

  • Costi di monitoraggio e incentivazione per allineare gli interessi dell’agente.
  • Costi di obbligazione da parte dell’agente per garantire la correttezza del comportamento.
  • Differenziale residuo tra l’utilità attesa e quella effettivamente realizzata.

Implicazioni pratiche della teoria di Holmström

La teoria dell’agenzia ha avuto un impatto fondamentale sullo sviluppo di sistemi retributivi e strutture di incentivi per manager e lavoratori:

  • Retribuzione variabile: bonus legati alla performance dell’impresa.
  • Partecipazione azionaria e stock option: strumenti per allineare gli interessi dell’agente con quelli del principale.
  • Design contrattuale ottimale: creazione di contratti che minimizzino opportunismo e asimmetria informativa.

Il contributo di Holmström consente di comprendere come strutturare accordi economici efficienti anche in presenza di comportamenti opportunistici inevitabili.


Conclusione critica

Bengt Holmström ha ridefinito il modo in cui l’economia moderna analizza la delega e la gestione del rischio contrattuale. Il modello principale-agente fornisce una cornice teorica rigorosa per comprendere le asimmetrie informative, i comportamenti opportunistici e i costi di agenzia, con applicazioni dirette in corporate governance, politica retributiva, mercati assicurativi e finanziari.

La sua opera rappresenta un esempio di integrazione tra teoria matematica, economia applicata e pratiche manageriali, segnando un punto di riferimento imprescindibile nella microeconomia contemporanea.


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